Se parafrasiamo il titolo del famoso romanzo di Carlo Levi "Cristo si è fermato a Eboli", noi di WIZ, più modestamente, ci siamo fermati a Basiglio. Ci siamo fermati a quella magica serata del 3 febbraio scorso quando espugnando il parquet di Milano3, allora capoclassifica, per 77-81 conquistammo la quasi certezza della partecipazione alla fase Gold.  

<In effetti valutando la lunga serie di risultati negativi - commenta il nostro presidente Guido Azario - ho la netta impressione che la mia squadra si sia bloccata con il corpo, ma soprattutto con la testa a quella esaltante vittoria ottenuta in trasferta. Dopo quel referto rosa abbiamo vivacchiato, direi neanche troppo bene sericordiamo la dura lezione subita nella trasferta a Settimo, fino alla conquista della matematica sicurezza di essere con entrambi i piedi nel girone Gold. Dopo aver messo in tasca la qualificazione alla prossima Serie C Unica, abbiamo solo giocato, smettendo quindi di pensare alle partite come a un "qualcosa" per cui valesse la pena di sbattersi davvero per vincerle>. 

Analisi impietosa, Pres...

<Oggi la mia analisi potrà anche sembrare dura, ma del resto i risultati messi insieme dal gruppo dopo l'exploit a Milanotre parlano chiaro: una sola vittoria, peraltro striminzita, 71 a 69 strappata in casa contro Vigevano, e da allora 7 sconfitte consecutive. Poi, messa in un angolo l'attualità, confermo che sono comunque contentissimo per quello che il mio gruppo è stato capace di proporre nella fase di qualificazione. L'aver raggiunto la permanenza in categoria già nella prima parte dell'anno è indubbiamente un risultato molto positivo che, sottolineo, era tutto fuorchè scontato che accadesse.

Tuttavia, siccome uno dei miei "mantra" preferiti nella vita come nello sport è guardare sempre avanti al prossimo obbiettivo e, se possibile, mettersi in gioco col massimo impegno per raggiungerlo, è evidente che in questo momento io non sia esattamente l'immagine della felicità.

Non mi fa piacere, anzi, diciamola tutta, detesto andare in giro a fare figuracce prendendo ventelli e oltre in faccia senza quasi “partecipare” e, ancora peggio, vedere che la mia squadra si fa notare più per inutili proteste e per nervosismo che per qualità cestistiche.

Così, in definitiva, spero e confido che ragazzi e staff tecnico dopo questa pausa sappiano ritrovare vitalità fisica, ma soprattutto la carica mentale che aveva caratterizzato il nostro bellissimo percorso invernale.

Non voglio che il risultato acquisito dai miei ragazzi passi per una coincidenza astrale positiva o per una botta di…. fortuna, ma sia riconosciuta come una crescita del gruppo grazie al duro lavoro e al miglioramento duranteuna stagione intera. 

La "testa" fa tutto e può cambiare tutto anche dall'oggi al domani e, conoscendo a fondo le qualità dei nostri giocatori, sono sicuro che ritroveranno stimoli e - conclude fiducioso il Pres -, giocheremo dei grandi playoff>.